“Se le risultanze delle nostre analisi sul progetto dovessero trovare conferma e avvallo da parte dei tecnici comunali, al sindaco di Assemini non resterebbe altro che bloccare i lavori e far sigillare il cantiere”. Così Claudia Zuncheddu, consigliere regionale di Sardigna Libera, in merito al progetto di realizzazione di una centrale a biomasse nell’area industriale di Macchiareddu.
“Capoterra e i suoi cittadini – prosegue la Zuncheddu – hanno già dato tanto in termini di esposizione a miasmi e veleni industriali, eppure da qualche mese la situazione si è fatta ancora più critica. I dati di inquinamento ambientale della zona sono sconcertanti: il territorio è stritolato a ovest dalle ciminiere Saras, a est dall’inceneritore del Tecnocasic, a nord dal nascente ‘eco-mostro’ di Macchiareddu“.
Questa mattina Claudia Zuncheddu ha inviato una lettera al sindaco di Assemini, “elencando le varie anomalie riscontrate e le palesi contraddizioni del progetto esecutivo della Powercrop Srl con quanto sancito dal Regolamento edilizio comunale”. Di tali perplessità sono stati messi a conoscenza anche i sindaci dei limitrofi Comuni di Capoterra, Cagliari, Elmas, Uta e Decimomannu, “affinché – spiega Zuncheddu – si possa arrivare ad un’azione congiunta volta a bloccare l’ennesimo progetto di speculazione energetica totalmente incompatibile col benessere collettivo dei sardi”.