“La possente contaminazione da amianto del sito industriale ex Enichem di Ottana, le numerose vittime della micidiale fibra che si registrano fra i lavoratori, la mancata iscrizione del sito nel registro nazionale, rappresentano un doppio scandalo italiano. Sia per la negazione ai lavoratori della Sardegna centrale dei benefici previsti dalla legge per le vittime da patologie asbesto correlate, sia perché stavolta si tratta di una azienda di Stato, che per lunghi anni ha operato sul territorio, lasciando le macerie della disoccupazione, dell’inquinamento, delle malattie, senza alcun risarcimento tangibile di carattere sociale ed ambientale”. Lo scrive in una nota il deputato di Sinistra italiana Michele Piras, che in merito ha presentato un’interpellanza urgente.
“Persino le bonifiche fin qui operate appaiono incomplete – dice il parlamentare – e operate in una condizione di totale assenza di sicurezza. La recente denuncia pubblica delle associazioni dei familiari delle vittime dell’amianto è un durissimo atto d’accusa nei confronti dello Stato e della rappresentanza politica, troppo spesso inerte e passiva rispetto alla sofferenza di centinaia di persone. Con l’interpellanza urgente, alla quale seguirà una mozione alla Camera dei deputati e una proposta di legge per l’inserimento di Ottana nell’elenco dei siti nazionali contaminati dall’amianto, chiedo al governo che si faccia carico di questa situazione incresciosa e che vi ponga immediato rimedio”, conclude Piras.