“Il progetto del porto turistico di Olbia deve essere ritirato“. Questa è la richiesta del centrodestra al sindaco di Obia Gianni Giovannelli. “Siamo pronti ad avallarne un altro che però rispetti la conformazione di Olbia come città sul mare – dice la minoranza – e che col mare intende integrarsi”.
I consiglieri comunali di opposizione, in quota Pdl, Fratelli d’Italia e Udc, hanno convocato i giornalisti per contestare l’opera finanziata con 6 milioni e mezzo di euro da “Gallura Sviluppo”, la società che si occupa di gestire il Patto territoriale della Bassa Gallura. Risorse rimaste inutilizzate e ora contese tra l’amministrazione comunale e il Consorzio industriale.
Secondo il centrodestra, “se il progetto venisse portato a termine, Olbia perderebbe in immagine e guadagnerebbe solo un’opera obbrobriosa”. “Hanno presentato un progetto scellerato – attacca il capogruppo del Pdl Marco Piro – con riempimenti nella banchina dove c’è il circolo dei diportisti e una torre di controllo in mezzo al mare alta 11 metri e con una base di cemento armato”. C’è poi il rischio concreto, denunciano i consiglieri dell’opposizione, di lievitazione dei costi fino a 30 milioni di euro. “Il business plan parla chiaro – sottolinea Piro – Il costo dell’opera è di 27 milioni di euro più Iva. Olbia ne investirebbe solo 6,5, dunque non ne avrebbe neanche la gestione”. L’obiettivo dichiarato del centrodestra è quello di “convincere la maggioranza dell’impraticabilità del progetto e di procedere immediatamente al suo ritiro”.