Manifestano contro la fabbrica di bombe e gli ordigni inviati in Arabia Saudita. Ma poi, al ritorno, trovano una brutta sorpresa: diverse auto dei partecipanti, mentre il sit-in era in corso, sono state imbrattate di vernice. Le bombolette spray hanno sporcato anche un mezzo della Rai, presente con una troupe per seguire la protesta. È successo questa mattina a Domusnovas, nel Sulcis. Una protesta pacifica, ma evidentemente non gradita: la fabbrica contestata garantisce decine di posto di lavoro che sarebbero messi a rischio da un eventuale smantellamento. La manifestazione è partita regolarmente dopo le 10.30 – la Questura era stata già avvisata – davanti alla Rwm con una coreografia molto d’impatto: riproduzione di bombe, una piccola bara bianca con le scarpine appoggiate sopra per denunciare la morte dei bambini nello Yemen e una maglietta lilla insanguinata con la scritta “basta”. Sistemate anche delle candele per ricordare le vittime della guerra. I manifestanti hanno mostrato uno striscione nero con la scritta “No al massacro nello Yemen”. A tenere a distanza di sicurezza i partecipanti dalla fabbrica era presente un fitto cordone di forze dell’ordine. Tante anche le bandiere arcobaleno della pace. Tutto più o meno secondo quanto previsto: come in analoghe manifestazioni non ci sono stati scontri o momenti di tensione. Ma, al ritorno alle auto posteggiate a qualche centinaio di metri dal luogo della manifestazione, i partecipanti hanno trovato la brutta sorpresa. “Abbiamo commemorato le vittime – spiega all’ANSA Angelo Cremone di Sardegna Pulita – anche insieme a una delegazione arrivata appositamente da Berlino. L’imbrattamento delle auto? Un attacco a noi, ma anche all’informazione: è gente pericolosa. Avevamo già ricevuto delle minacce”.
Foto d’archivio