La nottata è trascorsa con una parvenza di normalità nelle zone colpite dall’alluvione di lunedì scorso in Sardegna che devastato il territorio, trascinando via la vita di 16 persone. Il maltempo ha allentato la morsa sull’Isola e nonostante un abbassamento delle temperature, nei Comuni maggiormente colpiti dal nubifragio sono ricominciate le normali attività. Accanto ai cittadini, stanno lavorando le squadre operative dell’Ente Foreste – 200 uomini e 76 mezzi – potenziate per consentire l’esecuzione di una serie di lavori per il ripristino dell’argine di protezione a Torpè (Nuoro), il ripristino della viabilità, la pulizia delle abitazioni e il trasporto materiali in discarica nei Comuni di Olbia, Arzachena, Bitti, Seui, Talana e Ballao. Con loro ci sono anche 278 volontari, 220 vigili del fuoco con 72 mezzi, e 50 agenti del Corpo forestale con 18 mezzi. Proseguono intanto le ricerche dell’unica persona ancora dispersa, l’operaio di 61 anni Giovanni Farre, scomparso nelle campagne tra Onanì e Bitti, dopo essere stato travolto da un torrente in piena.
Sangue nelle strade sarde, sei vite spezzate in cinque giorni. L’allarme delle associazioni: “Gli incidenti prima causa di morte tra i giovani”
di Umberto Zedda Aurora, Riccardo, Beatrice, Antonio Luigi, Gavino, Efisio. Sei nomi, sei vite spezzate in appena cinque…