Tenere alta l’attenzione e la mobilitazione con sit in e volantinaggi negli aeroporti. Ma anche con tre giorni di presidio davanti al Poligono di Quirra e una giornata della Guardiania antinucleare nei porti di Cagliari, Olbia, Porto Torres e Oristano. Dopo il successo del No Nucle Day, il 7 giugno scorso, il Coordinamento No Nucle-No Scorie rilancia in un vertice a Oristano la mobilitazione in luglio per dire “no” al deposito unico delle scorie nucleari in Sardegna. Per Bustianu Cumpostu, anima e motore del Coordinamento che ha sezioni territoriali in tutta l’Isola, quella contro il deposito delle scorie nucleari è per i sardi la madre di tutte le guerre. “Se perdiamo questa guerra è finita per tutto il resto, compreso il progetto della indipendenza”, ha detto Cumpostu spiegando che la guerra contro la localizzazione in Sardegna del deposito unico si può vincere solo se sarà una guerra di popolo. “Senza un popolo alle spalle non concludiamo nulla, vinciamo solo se sono con noi tutti i sardi, compresi i poliziotti della Digos e il sindaco di Decimoputzu che vuole organizzare la marcia a favore delle basi militari”, ha aggiunto ricordando a tutti gli attivisti quale sia l’importanza della posta in gioco e la necessità di evitare le divisioni. Per le iniziative di protesta decise dal Coordinamento, restano da decidere le modalità e qualche data. Dei volantinaggi negli aeroporti, che si faranno sabato 18 o domenica 19 luglio, si occuperanno le sezioni territoriali del Coordinamento. La giornata della Guardiania nei quattro porti che potrebbero essere scelti per lo sbarco delle scorie è stata fissata invece per domenica 26 luglio. Gli attivisti del coordinamento distribuiranno un volantino in quattro lingue chiedendo anche a turisti e emigrati che tornano nell’Isola di sostenere la battaglia contro il deposito delle scorie nucleari. Ancora tutto da decidere, invece, per la tre giorni di mobilitazione davanti al Poligono di Quirra di cui si parla in questi giorni come possibile sede del deposito delle scorie. Fra eventuali altre inziative anche sit in sulle spiagge, per coinvolgere il maggior numero possibile di sardi, ma non viene escluso un blitz romano con bandiere No Nucle e launeddas davanti ai Palazzi del potere.
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