È Milano la provincia italiana con il maggior numero dei reati denunciati, mentre Oristano, Pordenone e Belluno sono considerate le aree più sicure. È quanto emerge dal rapporto sulla criminalità nelle province italiane elaborato in esclusiva dal Sole 24 Ore sui dati forniti dal Ministero dell’Interno relativi al 2017 e pubblicato sul quotidiano di questa mattina. Alle spalle di Milano ci sono Rimini e Bologna, mentre Roma si piazza al settimo posto, dietro anche a Firenze, Torino e Prato.
Nell’Isola: Cagliari record per stupefacenti e violenze sessuali. Se Oristano si conferma la provincia più “sicura” d’Italia, a Cagliari va la maglia nera per quanto riguarda i reati legati alla droga. Nella classifica nazionale sui reati denunciati, che vede al primo posto la provincia di Milano, Cagliari è all’ottavo posto, Sassari al 62/o, Nuoro 80/a e Oristano ultima al 100/o posto. Nello specifico dei vari reati, a Cagliari spetta il non invidiabile primo posto per quanto riguarda gli stupefacenti, con un + 13% rispetto all’anno precedente. La provincia cagliaritana, inoltre, è al secondo posto per le denunce di violenze sessuali (prima è la provincia di Trieste), con un aumento del 31%. Per quanto riguarda gli omicidi, Nuoro è al secondo posto (+18%) della classifica nazionale guidata dalla provincia di Vibo Valentia, mentre per i reati legati a truffe e frodi informatiche la provincia di Cagliari è al terzo posto, con un +6% rispetto al 2016 dei reati (prima in Italia è Trieste).
Il commento del sindacato di polizia. “Il rapporto 2018 sugli indici di criminalità registra una contrazione del numero dei reati più gravi, grazie anche al fondamentale lavoro di investigazione dei corpi di polizia e della magistratura. Siamo invece fortemente preoccupati per l’aumento dei reati di truffa nei confronti delle fasce più deboli, anziani in primis, che rischia di aggravarsi a causa della carenza di organici e delle mancate assunzioni di personale in divisa nelle forze dell’ordine, che fanno registrare una minor presenza di personale nei centri urbani e nelle periferie, con operatori over 50 che rappresentano un record negativo in Europa”. Lo afferma Daniele Tissone, segretario generale del sindacato di polizia Silp Cgil.
Ansa