Il maltempo non dà tregua alla Sardegna. La Protezione civile regionale ha esteso un nuovo avviso di condizioni meteorologiche fino alla mattinata di o9ggi. Sono previste ancora con nevicate sopra i 400-500 metri nella parte orientale e centrale dell’Isola. Quindi in Barbagia e in Ogliastra. Segnalati pure venti di burrasca, stavolta lungo la nord-orientale dell’Isola con epicentro in Gallura. Non si escludono nemmeno mareggiate in tutta la costa nord, fino a Porto Torres. Previste infine gelate nelle ore più fredde.
Sono giorni durissimi per l’Isola con temperature in picchiata. Ma a Fonni e Desulo si è arrivati all’emergenza: da Cagliari sono partite le squadre dei vigili del fuoco non quelle dell’Esercito (leggi qui), perché con i soldi mezzi a disposizione dei Comuni e della Provincia non si è riusciti a sbancare i muri di neve che si sono accumulati nelle strade. Tanto nei piccoli paesini di montagna quanto nelle strade statali. A seguito delle abbondanti nevicate il servizio elettrico ha subito diverse interruzioni: si tratta complessivamente di un migliaio di utenze nei paesi di montagna. Le operazioni di riattivazione sono ostacolate dall’impraticabilità di alcuni tratti della rete stradale per la presenza di neve e ghiaccio. Le squadre, supportate da mezzi speciali, stanno intervenendo per riparare i guasti causati principalmente dalla formazione di manicotti di ghiaccio intorno ai conduttori e dalla caduta di alberi ad alto fusto.
La cronaca – Barbagia sotto la neve, ovili isolati: emergenza a Desulo e Fonni
Il dramma degli allevatori
Le precipitazioni nevose eccezionali stanno mettendo a dura prova gli allevatori. La situazione è drammatica. A Talana, Villagrande, Arzana, Desulo, Fonni le forze dell’ordine, hanno bloccato i trattori: troppo pericoloso, viste le grandi quantità di neve caduta, avventurarsi soli in campagna. Ma è emergenza in tutto il centro Sardegna. Tantissime aziende sono isolate. Ci sono allevatori che non riescono da due giorni a raggiungere il proprio ovile. “La situazione è davvero drammatica – commenta il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu -. Ci sono diverse aziende di allevatori isolate, tantissime altre sono in difficoltà per l’approvvigionamento di mangimi e foraggio e l’assenza di corrente elettrica. Altre ancora hanno il latte fermo in azienda. Le amministrazioni comunali stanno mettendo in campo tutte le proprie forze e stanno dando una grossa mano agli allevatori. Gli stessi produttori si stanno mettendo, dove possibile, a disposizione con i propri mezzi per aiutare i colleghi e i propri Comuni. Ma non basta. Non basta neppure il prezioso lavoro della Protezione civile che sta coordinando i dipendenti di Forestas e i volontari. Abbiamo sentito il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, che si è impegnato a sollecitare e affrettare l’intervento dell’esercito, e l’amministratore unico di Forestas per intensificare gli sforzi. Non si deve trascurare nulla. In questo momento, si deve cercare di limitare i danni che sappiamo già da adesso essere pesanti”. “I pastori e gli allevatori del centro Sardegna, già provati da una prezzo del latte da elemosina, sono chiamati ad un altro immane sacrificio – commenta il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba -. E’ fondamentale aiutare le aziende agricole a superare l’emergenza in corso che purtroppo non è ancora finita, ma non bisogna abbassare la guardia nei giorni a seguire, quando emergeranno tutti i problemi. Intanto ci stiamo già attivando per chiedere lo stato di calamità naturale per un evento calamitoso straordinario. Lo faremo in collaborazione con le amministrazioni comunali e chiedendo il sostegno dei Prefetti”.
La protesta dei sindaci nei paesi isolati
Difficilissima la condizione della viabilità nei paesi montani del Nuorese. La statale 389 che collega Nuoro con l’Ogliastra è chiusa dopo il bivio per Mamoiada, e a Fonni non si arriva. Chiusa provvisoriamente anche la statale 125 Orientale Sarda, dal km 160 al km 173, nei pressi di Baunei, per consentire l’azione dei mezzi e del personale Anas impegnati nello sgombero neve per il ripristino della transitabilità. Oltre a Desulo e Fonni, anche Tonara è rimasta isolata e i sindaci organizzano la protesta perché, dicono, sono stati lasciati soli a gestire l’emergenza.
A Tonara 150 richiedenti asilo ospitati in un agriturismo, sulla provinciale per Tascusì, a mille e 300 metri di altezza, sono senza luce e pane da stamattina. “Ho allertato la Prefettura di Nuoro che provvederà a rifornire i migranti di tutto ciò che hanno bisogno – spiega all’Ansa la sindaca Flavia Loche – Per tutto il resto dobbiamo arrangiarci. Lavoriamo da due giorni con i pochi mezzi comunali e della Protezione civile, ma non si riesce a sbloccare le strade, e noi siamo allo stremo delle forze. Ci hanno lasciati completamente soli – denuncia la sindaca – i mezzi della Protezione civile non sono ben equipaggiati per gestire l’emergenza e il Piano neve della Provincia non ha funzionato: i due mezzi messi in campo si sono fermati ieri in tarda mattinata. Qui ci sono pastori isolati da domenica e non riusciamo a raggiungerli. Con i nostri pochi mezzi stiamo facendo la spola per accompagnare malati e lavoratori all’ospedale di Sorgono. Ci hanno promesso l’esercito ma ancora qui non è arrivato nessuno”.
Furibondo anche il sindaco di Desulo, Gigi Littarru, per la macchina dei soccorsi che non arriva. “Rassegnamoci qui non arriverà nessuno – scrive in un post su Facebook – Nemmeno l’esercito che ci hanno promesso, e come al solito ce la dovremmo cavare da soli. Forza e coraggio!”. I primi cittadini dei paesi isolati sono pronti alla mobilitazione. “Stiamo mettendo in atto una forma di protesta come Comunità montana – annuncia la sindaca di Tonara – Manderemo in tutte le sedi competenti una lettera di denuncia. Siamo zona di montagna disagiata, paghiamo le tasse come tutti gli altri, e non ci danno neanche la dotazione necessaria per questi eventi. Non si può rimanere con le mani in mano”.
Difficile la situazione nelle campagne anche a Bitti, dove i mezzi dell’Anas stanno cercando di liberare dalla neve la provinciale per Mamone e di soccorrere gli allevatori rimasti isolati. In Ogliastra, a Urzulei, manca la corrente elettrica da 24 ore e sono saltate anche le linee telefoniche. I tecnici lavorano da ore per cercare di ripristinare le linee.