“Nel bene o nel male, purché se ne parli”, chiosava Oscar Wilde. Il sindaco di Domusnovas Angelo Deidda è più prosaico: se la stampa decide di raccontare quel che fa la sua giunta, può farlo solo in termini lusinghieri. In caso contrario, si parte lancia in resta e ci si rivolge ad un avvocato. Pagato dalle casse comunali.
È ciò che è accaduto anche il 29 luglio scorso, quando Deidda ha convocato l’esecutivo proponendo di dare mandato a un avvocato (guarda) per tutelare “l’immagine del Comune di Domusnovas, del sindaco e degli amministratori nei confronti dell’organo di stampa online ‘Sardinia Post'”. Costo dell’operazione (così come da “preventivo sommario” tutto compreso presentato da un legale cagliaritano): 3.647 euro, imputati al bilancio comunale. L’impegno ufficiale di spesa è stato assunto il 10 agosto scorso e oggi è stato pubblicato il documento firmato dagli uffici del servizio amministrazione generale (guarda) che peraltro riportano più volte la dicitura “Sardegna Post”.
Ma cosa ha scatenato la reazione del primo cittadino sulcitano? Secondo il parere di Deidda, “sono emersi comportamenti reprensibili da parte dell’organo di stampa […] riguardanti l’argomento ‘Monte Linas e il progetto di forestazione del Marganai‘”. La vicenda è nota: l’intervento in questione prevede che nel giro di qualche anno nella foresta del Marganai vengano rasi al suolo circa 550 ettari di lecceta, mentre altri 35 sono stati già abbattuti. La legna ricavata servirà ad alimentare un impianto per la produzione di pellet, realizzato nella zona industriale di Domusnovas. Parlare di “forestazione” viene un po’ in salita.
Tant’é: secondo Deidda, “con gli articoli pubblicati l’organo di informazione ‘Sardinia Post’ ha messo in cattiva luce l’operato dell’amministrazione comunale nei confronti della cittadinanza, con ripercussioni sicuramente negative, fuorvianti e diffamatorie nei confronti degli amministratori”. Non è dato sapere a cosa ci si riferisca: la delibera non lo dice. Ammesso che un comune mortale riesca a rintracciarla: sul sito istituzionale del Comune, nella sezione ‘amministrazione trasparente’, si trovano soltanto poche righe che però non spiegano nulla su ciò che la giunta ha appena approvato (guarda).
Nel documento approvato il 29 luglio non compare alcun accenno – come prassi – agli articoli che avrebbero leso l’onorabilità dell’amministrazione. E neppure si può dire che in merito alla vicenda del Marganai la posizione del Comune sia stata ignorata, vista la pubblicazione di una lunga intervista al vicesindaco Gianpaolo Garau. Se da un lato gli esperti che hanno curato la revisione del Piano di gestione del sito del Marganai hanno bollato il progetto dei tagli come “nefasto” e l’Accademia di Scienze forestali di Firenze ha parlato di “rischio desertificazione”, il Comune ha sempre difeso a spada tratta l’idea di abbattere la lecceta. “Studi sull’impatto dei primi tagli? Progetti da presentare all’Unione europea per ottenere finanziamenti e preservare il bosco? Gli esperti bisogna pagarli e il Comune non ha soldi”, aveva detto Garau. Meglio investire in avvocati.
Pablo Sole