La diretta del Conclave che ha eletto Francesco I è stata curata da Francesca Mulas
h.20.32
“Fratelli e sorelle buonasera, voi sapete che il dovere del Conclave era di dare un Vescovo a Roma, mi sembra che i miei fratelli cardinali sono andati a prenderlo alla fine del mondo… Vi ringrazio per l’accoglienza, e prima di tutto vorrei fare una preghiera per in nostro vescovo emerito Benedetto XVI, preghiamo tutti per lui perché il Signore lo benedica e la Madonna lo custodisca”. Ecco le prime parole di papa Francesco I, il Cardinal Josè Mario Bergoglio, argentino.
“Cominciamo questo cammino della chiesa di Roma, cammino di fratellanza, amore, fiducia fra noi, preghiamo l’uno per l’altro, per tutto il mondo, perche ci sia una grande fratellanza. Vi auguro che questo cammino che oggi incominciamo, in cui mi aiuterà il mio cardinale vicario, sia fruttuoso per l’evangelizzazione di questa bella città E adesso prima della benedizione vi chiedo un favore: la benedizione per il vosto vescovo: facciamo in silenzio questa preghiera di voi su di me”. Pochi istanti di silenzio, e poi Francesco I, 266esimo papa della Chiesa Romana, impartisce la sua benedizione urbi et orbi.
h. 19.25
Sarà l’italiano Angelo Scola, vescovo di Milano? O l’americano Sean Patrick O’Malley? Arriverà dall’Europa, dal Sud America, dall’Oriente? Gli sguardi sono puntati sulla finestra da cui tra qualche minuto si annuncerà solennemente l'”habemus papam”.
h. 19.14
Suonano a festa le campane di piazza San Pietro: ancora non si conosce il nome del nuovo Pontefice ma il Conclave ha raggiunto il verdetto, annunciato dalla attesissima fumata bianca. Esplode un boato in piazza, dove migliaia di fedeli attendevano i risultati della quinta votazione.
Il neoeletto Papa ora si sposterà nella Cappella delle Lacrime: qui deporrà gli abiti cardinalizi e indosserà l’abito bianco. Al suo ritorno nella cappella Sistina sarà accolto da tutto il conclave per l’atto di omaggio e di obbedienza, e da qui si affaccerà alla finestra per salutare la sua Chiesa.
h. 19.12
Dopo la fumata bianca, segno dell’elezione del nuovo Pontefice, tutte le chiese italiane hanno suonato le campane a festa.
h. 19.06 FUMATA BIANCA
h.17.15
Occhi puntati sul Vaticano anche dal mondo laico, dato che le posizioni dei vari Papi nei secoli hanno influenzato storia, politica, economia e società. Lo sanno bene i soci dell’associazione culturale ARC Cagliari, che combattono ogni giorno per difendere i diritti civili e in particolare delle persone lesbiche, gay e transgender.
“Se non fossimo in Italia, un’associazione come la nostra non avrebbe bisogno di commentare la nomina di un nuovo Papa. Comunque anche noi ci auguriamo che il nuovo Pontefice sia una voce internazionale di pace, una figura pubblica che lotti per i paesi più sfortunati, che si opponga all’eccessivo materialismo che permea la vita dell’Occidente, che dia quanto più possibile corpo al messaggio cristiano di amore universale” spiega uno dei portavoce, Gigi Cabras. “Questo al di là che gli attivisti siano più o meno credenti – e, probabilmente per via della continua, reiterata e cinica omofobia con cui le gerarchie ecclesiastiche ribadiscono il loro rifiuto delle persone e delle coppie omosessuali, moltissimi attivisti non lo sono affatto né nutrono grande stima per la Chiesa istituzionale. D’altronde, essa ha sempre fatto presente la propria indisponibilità a considerare una reale e pacifica apertura al “mondo gay”: non ci si può aspettare dal prossimo Pontefice, dunque, molto più di quanto abbiano già propugnato i suoi predecessori.
Certo, visto la potente influenza che il Vaticano ancora conserva nei confronti della politica italiana, notevolmente in ritardo a livello internazionale nel legiferare contro l’omofobia e a favore delle persone e delle coppie glbt, un Papa che anche soltanto si astenesse dall’infierire verbalmente contro gay e lesbiche sarebbe un sensibile passo avanti. Forse troppo aspettarsi, come invece invoca il buon Don Gallo, un Papa (pubblicamente) gay”. E riguardo alla manifestazione delle attiviste Femen, che ieri hanno protestato a seno nudo in piazza san Pietro al grido di “No more pope”: “Sono attiviste d’assalto, operano in modo da attirare l’attenzione, provocatoriamente, su temi e situazioni che dovrebbero creare un pensiero critico nelle persone. E dunque non possono che avere tutta la stima e un’entusiastica simpatia da parte delle associazioni come ARC”
h. 16.46
Migliaia di persone si stanno radunando in piazza San Pietro nonostante la pioggia per aspettare l’esito del Conclave. I Cardinali sono in questo momento impegnati nel primo dei due turni di voto pomeridiani. Ma come si vota? Lo ha spiegato ai giornalisti Federico Lombardi, addetto stampa vaticano: “la scheda è piccolo foglio in carta rettangolare, in testa c’è la scritta “eligo in summum pontificem”, sotto cui ciascun elettore scriverà, a mano, il nome”. La scheda è poi depositata con un giuramento solenne sull’altare e poi inserita nell’urna. A fine scrutinio tutti i nomi delle schede sono letti a voce alta.
h. 16.19
Il mondo cattolico (e non solo) è in attesa del nuovo Pietro. Nel frattempo ricordiamo che sono passati cinque anni dall’ultima visita di un Pontefice in Sardegna: era il 7 settembre 2008 quando il tedesco Joseph Ratzinger atterrava all’aeroporto cagliaritano di Elmas per il veloce blitz isolano: messa sul sagrato della basilica di Bonaria allestita a festa davanti a duecentomila fedeli, pranzo con i vescovi e incontro con i giovani nel pomeriggio, la sera ritorno in Vaticano.
A parte la felicità dei fedeli, arrivati a Cagliari da tutta l’isola, la visita sarda di Benedetto XVI ha lasciato uno strascico di polemiche: strade paralizzate, residenti bloccati dentro casa, misure di sicurezza complesse e costose e una spesa organizzativa che ha superato il milione di euro. Anche gli ambientalisti in protesta: un pino centenario di fronte al mare è stato abbattuto davanti alla chiesa di Bonaria per le “esigenze televisive” della messa cagliaritana di papa Ratzinger.
h. 14.20
Cosa hanno mangiato i cardinali? Bevono vino? Possono fumare? Quanto costa il Conclave? Tra le domande che i giornalisti rivolgono alla “trinità” degli addetti stampa pontifici. Un giornalista chiede anche che fine abbiano fatto le attiviste del gruppo Femen che ieri hanno manifestato nude in piazza San Pietro: “Non è mia competenza, ma spero che non abbiano preso il raffreddore” la pronta risposta di padre Federico Lombardi.
h. 13.59
Veglie di preghiera in tutta l’isola si sono svolte nel giorno in cui Benedetto XVI ha ufficialmente abbandonato il soglio pontificio: da Nuoro a Cagliari, da Sassari a Oristano alle 19,30 del 28 febbraio le dieci diocesi isolane hanno organizzato messe speciali per il papa uscente: “Benedetto XVI ci ha donato un grande insegnamento”, si legge nel documento per la celebrazione della veglia. “Oggi noi tutti, presbiteri, diaconi, religiosi e religiose, consacrate, movimenti ecclesiali e fedeli laici, con il nostro vescovo e idealmente con tutta la Chiesa, ci ritroviamo per esprimergli piena comunione di affetto in quest’ora di grande sofferenza. Ma più che una solidarietà generica, vorremmo esprimere a lui la nostra gratitudine profonda per ciò che egli testimonia; per la sua storia arrivata limpida e fedele ad oggi; per la sensibilità che si incontra nelle sue parole, nei suoi libri, nei discorsi e nelle Encicliche. Una sensibilità che va diritta alle domande e ai dubbi dei cristiani di questo momento storico”.
h. 13.47
Lattosio per il bianco, antracena per il nero: ecco l’alchimia che si nasconde dietro le fumate che hanno il compito di tradurre il risultato dello scrutinio papale. A svelare il trucco ci pensa padre Federico Lombardi, infaticabile addetto stampa del Vaticano che nel corso di una conferenza pochi istanti fa ha spiegato come si ottengono le fumate dal comignolo della cappella Sistina. Padre Lombardi, che insieme agli altri due addetti alla comunicazione pontificia Tom Rosica e Josè Maria Tamayo da giorni incontra la stampa per raccontare i dettagli del Conclave, dalla ritualità e i gesti fino ai dettagli più curiosi, ricorda che i Cardinali sono in completo isolamento e che lo scrutinio si svolge in un clima di raccoglimento e concentrazione. Nessuno stupore se finora non si è giunti a un risultato: negli ultimi conclavi solo il papa Pio XII è stato eletto al terzo scrutinio. I tre addetti stampa sono già noti nell’ambiente Vaticano come “la Trinità”.
Ore 12.44 Il punto
Fumata nera nella seconda mattina di Conclave: dopo l’apertura ufficiale dei lavori, a cui ha dato il via ieri pomeriggio il maestro di cerimonie con la formula “extra omnes” e la chiusura del portone, la seduta elettorale di ieri sera non ha portato a nessun accordo tra i 115 cardinali chiamati a individuare il nuovo Pontefice.
Da questa mattina le votazioni sono riprese: sveglia per i cardinali alle 6,45, colazione, messa e altri due scrutini: i risultati di questa mattina sono nel fumo denso e nero che alle 11.40 si è mostrato nel comignolo della Sistina. La telecamera del centro televisivo vaticano è puntata su un unico obiettivo, trasmesso con un maxischermo sulla piazza e in mondovisione su web e tv. Si attendono ora le prossime due votazioni di questo pomeriggio: la fumata potrebbe arrivare alle 19, o anche prima. Se bianca, la Chiesa romana conoscerà questa sera il nome del nuovo Pietro.
Ore 11.40
In piazza San Pietro i fedeli osservano la fumata nera: i primi due scrutini di questa mattina non hanno portato a nessun risultato. Dal pomeriggio le prossime due votazioni.