Capo Frasca, Pili (Unidos): “Ruspe di Stato scavano nel sito protetto”

“Ruspe di stato scavano da settimane indisturbate dentro il poligono di Capo Frasca, nell’oristanese. Sbancamenti imponenti in un’area protetta sotto ogni punto di vista. Trincee di decine di metri. Piramidi nere piene di carcasse di missili e rifiuti di ogni genere. Macchia mediterranea cancellata. E soprattutto ruspe in azione su un’area archeologica dove emergono frammenti e reperti antichi”.

Così il deputato di Unidos Mauro Pili che ha pubblicato nelle sue pagine Facebook un dossier fotografico ed ha annunciato un esposto alla Procura della Repubblica. “Più che un appalto di bonifica appare un lavoro con un solo obiettivo: radere tutto al suolo, portando via anche la terra”, ha sottolineato il deputato secondo il quale “i progetti e i piani di intervento non richiamano nemmeno un ufficio regionale. Nessuna trasmissione di documenti alla forestale o alla soprintendenza appare nell’unico cartello affisso in un box in piena collina. E del resto nessuno avrebbe potuto autorizzare quella devastazione naturalistico ambientale dentro un Sic, un Sito di interesse comunitario delimitato da un decreto nazionale e approvato dalla Commissione Europea”.

In quell’area, ha precisato Pili “bisogna operare con i guanti di velluto proprio per la sensibilità ambientale imposta dal piano di gestione dello Stagno di Corru s’Ittiri che comprende l’intero poligono militare. Nelle prossime ore presenterò in Procura un esposto perché la magistratura valuti l’entità del disastro ambientale e archeologico. Da sempre si è a conoscenza che proprio quell’area è oggetto di ritrovamenti archeologici di varia natura e di diverse epoche, da quella nuragica, passando per quella fenicia e romana. Gli archeologi sostengono che quell’area sia una vera e propria miniera archeologica vietata da sempre, ma con importanti ritrovamenti”.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share