“In risposta alla mozione farsa dei consiglieri regionali del PD e alle continue aggressioni verbali contro le associazioni, i funzionari, i sottosegretari e quanti chiedono il rispetto delle regole e delle norme a tutela dei beni paesaggistici e culturali, Italia Nostra ha scritto una lettera (leggi) al presidente del consiglio dei ministri Paolo Gentiloni, al ministro dei Beni culturali Dario Franceschini e alla sottosegretaria Borletti Buitoni, reiterando la manifestazione di piena solidarietà nei confronti della stessa Sottosegretaria e del Soprintendente per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari, Architetto Fausto Martino e chiedendo al Governo di confermare il sostegno già manifestato dal Ministro Franceschini nei confronti del rappresentante del Mibact in Sardegna e del suo operato”. Lo scrive in una nota Italia Nostra.
“Siamo convinti – prosegue il documento – che l’autonomia della Sardegna non possa essere rivendicata per aggirare e allentare le regole che la stessa Regione si è data in anni precedenti, ma che una seria politica di tutela debba passare attraverso una leale collaborazione e confronto tra Regione e Stato con il coinvolgimento di cittadini e portatori di interesse. Così non è stato fino ad oggi, ed i motivi di contrasto tra Regione e sedi periferiche del MiBact riguardano proprio la corretta applicazione di leggi e norme sulla gestione del paesaggio”.
L’associazione ambientalista ricorda poi “alcune cause di contrasto”: l’illegittima applicazione della legge sul condono edilizio del 2003, varato dal governo Berlusconi, che in Sardegna è stata estesa anche alle aree tutelate, malgrado le norme dello Stato lo vietassero; l’illegittima interpretazione del piano casa, applicato in deroga al Piano paesaggistico regionale; la posizione assunta dalla Soprintendenza contro la “forestazione produttiva” del Marganai perché priva di nulla osta paesaggistico (leggi); il parere contrario per violazione dei vincoli paesaggistici espresso dalla Soprintendenza di Cagliari nell’ambito del procedimento autorizzativo per la rimessa in funzione dell’impianto dell’Eurallumina. Unico parere negativo avverso un nuovo disastro ambientale preannunciato”.
“In tutti i casi sopra citati – conclude la nota – le decisioni del Soprintendente, hanno suscitato polemiche pretestuose e strumentali in sede locale, pur essendo in linea con la normativa vigente e coerenti con le finalità istituzionali del Ministero”. Nei giorni scorsi, poco dopo la pubblicazione della mozione Pd in Consiglio regionale, associazioni e esponenti politici hanno fatto quadrato intorno al Sovrintendente. “Quella mozione è una farsa incommensurabile”, ha commentato l’ex assessore all’Urbanistica della giunta Soru e padre politico del Ppr Gianvalerio Sanna.