Indagine sulla qualità della vita: Carbonia-Iglesias la provincia peggiore

Amare sorpresa dopo la pubblicazione della classifica delle province in cui si vive meglio curata da Italia Oggi sulla ‘Qualità della vita’: tra le realtà fanalino di coda, troviamo la provincia sarda Carbonia-Iglesias, fotografata al 110/mo posto (perdendo addirittura una posizione rispetto all’anno scorso).

In prima posizione la riconferma di Trento, che bissa il risultato archiviato un anno fa. Bene anche la provincia di Bolzano, poco al di sotto della capolista, al secondo posto come nel 2014. Nella top five di Italia Oggi quindi, ribadendo le difficoltà che continuano ad attraversare le province del sud e delle isole in generale, si completa con il terzo posto della provincia di Pordenone, che guadagna due posizioni.

Tra le novità di quest’anno, figura certamente il divario tra i territori che fanno capo a centri di media grandezza e quelli al contrario legati alle principali città. Roma, Milano e Torino arretrano un po’, mentre Napoli conferma il 103/mo posto sulle 110 complessive. Ma se le province dei grandi centri urbani non brillano, ad esempio Milano occupa la 49/ma posizione, tra le eccezioni  svettano Olbia-Tempio (+26) e l’Ogliastra (+30).

Complessivamente dallo studio emerge che nel 2015 sono state 53 – su un totale di 110 – le province in cui la qualità della vita è risultata buona o accettabile, contro le 55 della scorsa edizione. Quindi, osservano i curatori dello studio, ciò significa che il 56% della popolazione italiana vive in territori dove la qualità della vita è scarsa o insufficiente.

L’indagine di Italia Oggi ha preso in esame anche vari indicatori come, ad esempio, quello riguardante ‘Affari e lavoro’, che vede al primo posto Bologna (terza un anno fa) come indice di un generale risveglio del nord-est. In quello ‘ambiente’ la sorpresa – non certo piacevole in questo caso – viene da Imperia che va a occupare l’ultima posizione, a quanto sembra per un errato affidamento del servizio di raccolta rifiuti da parte del comune.

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