In Sardegna i laureati sono ancora un’esigua minoranza: 148.770 su 1.561.167 persone che hanno superato l’età scolare. Vuol dire un’incidenza del 9,52 per cento che è pressoché uguale a quella di analfabeti e alfabeti senza titolo di studio, i quali sono rispettivamente 19.903 e 129.177, per un totale di 149.080 residenti e un’incidenza del 9,54 per cento.
Dunque, in Sardegna laureati e persone senza alcuna istruzione si equivalgono, come risulta dal report Sardegna 2015 in cifre. Nell’Isola il titolo di studio prevalente è ancora la licenza media o l’avviamento professionale, con 544.203 persone, pari al 34,85 per cento della popolazione.
La seconda fascia più numerosa è composta dai diplomati alle superiori: sono 406.456 e valgono il 26 per cento. La licenza elementare, invece, è il titolo di studio che hanno conseguito in 308.835, cioè il 19,78 per cento. Chiudono i 3.823 sardi che hanno studiato nelle Accademie o conseguito titolo di studio universitario di tre anni. La loro incidenza è di appena lo 0,24 per cento.
Rispetto alla media nazionale, la Sardegna è sotto nelle fasce più alte dell’istruzione: nel resto della Penisola la percentuale media di laureati è del 10,80, contro il 9,52 isolano, come detto. Stesso discorso sui diplomati: in Italia valgono il 30,20 per cento della popolazione, in Sardegna il 26. Per contro, l’Isola è sopra la media nazionale per numero di analfabeti: i 19.903 censiti valgono l’1,2 per cento della popolazione, contro il 1,06 di media nazionale.