“Festeggiamo il non compleanno del rinnovo dei contratti”. È questo l’incipit della lettera che la segreteria provinciale del Sap, il Sindacato autonomo polizia di Cagliari ha consegnato al prefetto di Cagliari. Una lettera identica a quella inviata da Gianni Tonelli, segretario generale del sindacato, e al ministro Marianna Madia a un anno esatto dalla sentenza della Corte Costituzionale circa l’illegittimità del blocco dei contratti.
“Il contratto nazionale è un elemento centrale di equità sociale redistributiva alla base dell’intero sistema – scrive il sindacato – ogni lavoratore ha il diritto a una retribuzione sufficiente e proporzionata alla quantità e qualità del lavoro svolto”. Ma il rinnovo del contratto ancora non c’è stato. Il Sap chiede anche lo sblocco dei turn over in aggiunta alle dotazioni per gli agenti, segnalando i problemi del capoluogo. “A Cagliari negli uffici di Polizia, la situazione è al collasso – spiega il segretario del Sap di Cagliari, Luca Agati -. Stesso discorso vale per le divise. La Polizia di Frontiera ha organici ridicoli per la mole di lavoro attuale”.
Ma non solo: “La Polizia Postale, fiore all’occhiello della lotta al Cyber crimine, si avvia dopo una lunga agonia, ad una morte ormai già scritta – sottolinea il sindacalista – carenze si registrano in tutti gli uffici esposti in maniera diretta alla problematica degli sbarchi, Squadra Mobile, Polizia Scientifica, Reparto Mobile, Ufficio Immigrazione. Per non parlare degli Uffici periferici come Quartu Sant’Elena, Carbonia e Iglesias, realtà dimenticate, con i colleghi pressoché lasciati a loro stessi”.