“Il sardo è un dialetto” come il napoletano e il milanese. L’affermazione è contenuta in un sussidiario per le scuole elementari, “Poster, in giro tra i saperi”, pubblicato da Giunti, e non è passata inosservata. L’associazione Su Majolu ha denunciato l’errore su Facebook proponendo ai maestri e alle famiglie sarde di boicottare il volume, “in modo che le scuole non adottino questo libro o altri libri simili che riempiono la testa degli studenti di fesserie”.
Nel denunciare l’errore e nel proporre l’azione di boicottaggio nei confronti dell’editore, l’associazione spiega anche i motivi per i quali siamo di fronte a “un’evidente bugia“: “I linguisti del mondo considerano il sardo una lingua distinta dai dialetti italo-romanzi; la legge italiana riconosce il sardo come minoranza linguistica storica tutelata dalla Repubblica; è una bugia anche perché sono gli stessi sardi a riconoscerla come lingua e vogliono renderla ufficiale al pari con l’italiano”.