Ecco il bilancio della Flotta Sarda, smentita la Regione

In esclusiva il bilancio ufficiale 2011 della “Flotta Sarda” targata Saremar. Un deficit dichiarato di 214 mila euro, un deficit reale ben maggiore. Soprattutto, una smentita delle dichiarazioni diffuse nei mesi passati dai vertici della Regione. E molti nuovi interrogativi sull’uso del denaro pubblico. Esattamente un anno fa, l’assessore regionale ai Trasporti Christian Solinas (Psd’az), “giurò” dalle pagine de “La Nuova Sardegna” di rendere pubblici i bilanci dell’esperimento estivo Flotta Sarda: “Non voglio avventurarmi nella lotteria dei numeri, appena in concreto avremo chiuso tutti i conti, renderemo pubblico il bilancio. La previsione più sicura è intorno a metà mese ( ottobre 2011, ndr). Addirittura, rispondendo alle domande dei giornalisti, “giurò” su quella data. Questo giuramento non è stato mantenuto dall’assessore. Il bilancio l’ha recuperato SardiniaPost. E’ una smentita di quasi tutte le cose che la Regione ha detto in questi mesi.

Il primo dato che emerge dalla lettura del documento contabile dell’esperimento estivo Flotta Sarda 2011 è una perdita di 214 mila euro. Questo contrasta con quanto dichiarato dal Presidente Ugo Cappellacci, il quale aveva parlato di un milione centomila euro di utile. Gli altri elementi che emergono dal bilancio sono i 3 milioni che l’agenzia regionale Sardegna promozione ha versato sul conto della Saremar. Se non ci fosse stato questo apporto finanziario da parte dell’ente pubblico, un apporto in odore di “aiuti di Stato”, severamente proibito dall’Unione Europea, la perdita si sarebbe attestata sui 3 milioni 214 mila euro. All’interno della nota integrativa, inoltre, troviamo anche un giro di conto che desta interrogativi, ovvero una nota di credito pari a 2 milioni e 200 mila euro, emessa dalla Saremar a favore della Visemar, i noleggiatori delle navi Scintu e Dimonius. In poche parole la Saremar ha pagato 30 mila euro al giorno per il nolo delle navi quando erano ferme in rada (15 settembre – 31 dicembre 2011), anzichè come più volte dichiarato un prezzo simbolico di 1 euro al giorno. Questo si evince a pagina 55 della nota integrativa allegata al bilancio, nella quale è scritto nero su bianco che : “L’attività dei collegamenti Sardegna – Continente, pur presentando un risultato positivo durante i mesi estivi, dopo l’interruzione dei servizi dal 16/9 al 31/12, ha comportato costi che nel complesso hanno fatto registrare un risultato negativo pari a 214 mila euro”.

Come si spiega questa frase se non con il pagamento del nolo invernale delle navi e successivamente stornati a fine anno con la nota di credito, nell’intento di far quadrare i conti del 2011, attribuendo così quel costo all’esercizio successivo? attendiamo una risposta, perché stiamo parlando di denaro pubblico.

Massimiliano Cordeddu

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