Ctm, il trasporto pubblico incontra l’arte. Ecco il progetto Electrik Power

“Il lenzuolo” di Maria Lai, “La vicenda dei carmelitani” di Aligi Sassu, “Le capre” di Pietro Mele, sono alcune delle opere – parte della collezione della Fondazione di Sardegna – usate dagli studenti delle scuole secondarie cagliaritane, Dettori e Pertini, per promuovere la mobilità elettrica attraverso il video realizzato dal team dell’Unione Internazionale del Trasporto Pubblico (UITP) all’interno del progetto “Electrik Power – Zero emissions, lots of talent”.

Il progetto aveva l’obiettivo di promuovere il trasporto pubblico elettrico attraverso nuove modalità di comunicazione e prevedeva la realizzazione di un breve filmato in grado di mostrare come l’arte avesse la capacità di valorizzare il trasporto pubblico.
“Opere d’arte che prendono vita e che mettono insieme la comunicazione e la mobilità sostenibile”, ha detto il presidente del Ctm Roberto Murru che ha aggiunto: “Abbiamo aderito immediatamente a questa iniziativa perché il rilancio e la valorizzazione dell’immagine del trasporto pubblico passa per progetti come questo. Il mezzo pubblico non deve essere visto semplicemente come una modalità di trasporto, ma è un luogo dove si possono promuovere arte e cultura”.

La campagna, organizzata in collaborazione con la fondazione Youth for Public Transport (Y4PT), oltre a Cagliari, ha toccato le città di Varsavia, Münster, Londra, Pilsen, Barcellona e Bonn per mostrare le possibilità illimitate che un autobus elettrico può ispirare: arte, cultura, narrazione, musica ed espressione. Il silenzio e la quasi assenza di rumore di un autobus elettrico è stata trasformata in un palcoscenico ideale per qualsiasi performance. Stefania Parnicini, rappresentante dell’UITP, ha detto: “Il video, realizzato sui mezzi del Ctm di Cagliari, è stato accolto positivamente in Europa. Ha riscosso molto successo perché riesce a combinare l’arte e la cultura con la mobilità sostenibile. Ha trasmesso energia e passione per l’arte che non conosce limiti”.

Soddisfazione anche da parte dell’assessore alla cultura del Comune di Cagliari, Paolo Frau: “La città di Cagliari, con il Ctm, è presente nella mappa Europea della mobilità e si confronta con capitali europee come Londra e Varsavia sia con lo sviluppo di nuove tecnologie che di comunicazione”. Sulla stessa linea anche il presidente della Fondazione di Sardegna, Antonello Cabras che ha sottolineato come siano importanti la componenti dell’educazione, del fare rete e del collegamento con il territorio e con l’arte.

Un progetto che ha il pregio di creare rete e sinergie con diversi attori che hanno un fondamentale ruolo nel territorio. Il progetto Electrik Power si inserisce e si integra con la seconda edizione del progetto “Museo in transito: quadri da indossare”, giunto alla sua terza edizione, realizzato dall’associazione ArCoEs, con il contributo dell’Assessorato alla cultura di Cagliari, della Fondazione di Sardegna e del CTM in collaborazione, oltre che con i due istituti citati, con ANISA (Associazione Nazionale Insegnanti di Storia dell’Arte), Unica Radio, Associazione Effezero e Cooperativa Aleph. Gli studenti dell’istituto Pertini hanno realizzato delle opere da indossare, a partire dall’osservazione e dallo studio dei quadri e delle sculture appartenenti alla collezione della Fondazione di Sardegna. Occhiali, borsette, capi di abbigliamento che riprendono i tratti dei dipinti o maschere che ricordano le opere di Sciola. “Un’esperienza altamente formativa – hanno detto le studentesse Alessandra Cabriolu e Letizia Giulia Contu – durante la quale abbiamo avuto la possibilità di imparare molto. Soprattutto abbiamo compreso che non esiste qualcosa di brutto. Salire in autobus di fronte a persone che non conoscevamo vestiti in modo stravagante e bizzarro è stato difficile. Le reazioni erano diverse ma tutti hanno ascoltato il messaggio che stavamo lanciando”. Opere che hanno anche allestito alcune pensiline del consorzio di mobilità della città metropolitana sarda realizzate con tessuti di riciclo. Tessuti che l’intera cittadinanza è stata invitata a portare per arricchire e contribuire alla realizzazione del progetto.

I ragazzi del liceo Dettori si sono invece occupati della comunicazione di Museo in Transito sui social e sulle maggiori testate cartacee e online, supportati dall’Associazione ANISA (Associazione Nazionale Insegnanti di Storia dell’Arte). Gli alunni hanno realizzato dei piccoli documentari, pubblicati sia sulla pagina di Facebook di Museo in Transito, sia nel Canale dedicato all’arte del Liceo Classico Dettori con altre attività di comunicazione collegate al progetto giornalistico svolte in collaborazione con RadioX. Esperienza che gli ha permesso di essere scelti tra i 15 progetti nazionali di alternanza scuola lavoro per partecipare all’Expò Alternanza Scuola Lavoro in ambito artistico-culturale che si terrà a Foligno il 24 e 25 Novembre 2017.

Monica Mariani, dell’associazione ArCoEs, ha detto: “Il format del progetto ha previsto la partecipazione delle scuole, di una galleria d’arte o di un museo, e del Ctm che si sono arricchiti di ulteriori elementi, quali il riciclo dei materiali. Abbiamo incoraggiato gli studenti a scegliere un’opera che avesse per loro un impatto emozionale di modo tale da poter cogliere gli aspetti più significativi per la progettazione, sviluppo e realizzazione di un accessorio o un capo d’abbigliamento”.

Alessandro Ligas

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