Nonostante l’impegno del ministro Roberta Pinotti, l’Avvocatura dello Stato ha presentato ricorso in Cassazione contro la condanna in appello per la morte del caporalmaggiore Salvatore Vacca.
Lo fa sapere il senatore M5s Roberto Cotti, per il quale “siamo in presenza di un grave e imbarazzante scontro di poteri e di una magra figura per la Pinotti, che, poco meno di due mesi fa, si era personalmente impegnata davanti alla Commissione parlamentare sull’uranio impoverito a non opporre più resistenza dopo la sentenza della Corte d’Appello, che aveva confermato la condanna della Difesa per non aver protetto adeguatamente il militare sardo morto nel 1999 dopo aver servito in Bosnia, riconoscendo così il nesso causale fra l’esposizione all’uranio impoverito nei Balcani e l’insorgere della malattia”.
Il 20 maggio 2016, infatti, il dicastero di via XX settembre è stato ritenuto responsabile di condotta omissiva per non aver protetto adeguatamente il militare morto di leucemia nel 1999 a soli 23 anni.La sentenza è stata definita storica da Domenico Leggiero dell’Osservatorio Militare, “perché conferma la consapevolezza del ministero del pericolo a cui andavano incontro i militari in missione in quelle zone”. La decisione dell’Avvocatura non può certo essere considerata un segno di distensione rispetto all’operato della Commissione sull’uranio impoverito, che pochi giorni fa ha presentato una proposta di legge sul riconoscimento dei casi ‘uranio impoverito-militari’”, conclude Cotti.