Oltre 250 pescatori, a bordo di un centinaio di barche, hanno fermato questa mattina le esercitazioni di tiro dagli aerei previste nel poligono di Capo Frasca, nello specchio di mare antistante il golfo di Oristano. I pescherecci hanno sconfinato nell’area interdetta, la cosiddetta “campana di sgombero”, nel momento in cui stava iniziando l’esercitazione “in bianco” cioè senza sparare colpi reali, e sono stati subito bloccati dalle motovedette di Polizia, Capitaneria di porto e Guardia di Finanza, che hanno identificato le persone a bordo.
Altri circa 350 pescatori hanno manifestato con un corteo a piedi, da Marceddì (Oristano) sino ai cancelli della base, partendo questa mattina alle 7.30. E domani si replica con le stesse modalità, fino a quando non verrà aperto un tavolo di confronto con la Difesa sulla piattaforma rivendicativa messa in campo dalle associazioni di pesca dell’oristanese, la marineria più grande dell’Isola. Sempre domani una delegazione di pescatori sarà sentita dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito in questi giorni in missione in Sardegna. “Chiediamo che vengano riperimetrate con la drastica riduzione delle aree permanentemente e temporaneamente interdette – afferma Gabriele Chessa di Legacoop – inoltre chiediamo la compressione delle attività di esercitazione in periodi limitati e in orari che non ostacolano la pesca, avviare l’opera di bonifica su alcune aree nelle quali è stata accertata presenza di mine e siluri e l’emanazione di ordinanze di sgombero permanente solo quando c’è esercitazione”. “A fronte di questi disagi – aggiunge Franco Zucca, del consorzio dei pescatori di Marceddì – sollecitiamo un equo ristoro”. (Foto pubblicata su Facebook da Mauro Pili)