Una densa colonna di fumo, visibile a molti chilometri di distanza. A provocare l’incendio dentro i confini del Poligono militare di Capo Frasca sarebbe stata l’esplosione di una bomba utilizzata per le contestate esercitazioni militari che si svolgono regolarmente nel Poligono. Lo sostiene il deputato di Unidos Mauro Pili, che sul suo profilo Facebook ha anche postato alcune fotografie della colonna di fumo.
La dinamica dell’incidente è stata ricostruita dagli uomini del Corpo Forestale: si parla di probabile incendio provocato dall’attrito di un proiettile con le rocce e di alcune deflagrazioni visibili distintamente da terra e dall’elicottero. Non è chiaro se si tratti di ordigni inesplosi o di altro. I vertici del Corpo Forestale hanno riferito alla Presidenza della Regione che il personale del poligono si è rifiutato di accompagnare a terra la squadra del Corpo Forestale, come esplicitamente richiesto per evitare le aree a rischio. La squadra è comunque entrata, ma si è dovuta ritirare quando sono avvenute nuove deflagrazioni a circa 50 metri dai mezzi. L’opera di spegnimento, per non correre inutili rischi, è quindi andata avanti solo dall’elicottero. Un primo calcolo dell’area percorsa dal fuoco parla di 25 ettari.
L’esplosione risale a questa mattina, ma in un primo momento la colonna di fumo che si levava da Capo Frasca, perfettamente visibile da Marceddì, in provincia di Oristano, ha destato solo qualche curiosità.
Una persona che vive in zona, Alessio Atzori, è rimasto sorpreso dai forti rumori che arrivavano dal poligono fin dalla prima mattina. “Le esercitazioni sono iniziate due giorni fa, oggi una cosa pazzesca, mai vista in 40 anni”, racconta. “Dalle 8,20 di mattina fino a mezzogiorno e mezza tantissimi aerei hanno mitragliato. Di solito fanno due raid la mattina e uno nel pomeriggio, oggi era una cosa senza tregua. Però non ho sentito boati grossi, solo mitragliamenti incessanti”.
(per le immagini si ringrazia Gianluca Collu)