Bufera su un prof di sociologia per un post sessista contro Alessandra Moretti

L’Università di Cagliari ha avviato la procedura per la “contestazione formale” del contenuto di un post pubblicato sul suo blog da Marco Zurru, 50 anni, di Iglesias, professore associato di Sociologia economica alla facoltà di scienze politiche. Il rettore Giovanni Melis, nell’annunciare il procedimento disciplinare (cioè l’invio della segnalazione al Comitato etico dell’università), ha già espresso la propria “netta disapprovazione del testo pubblicato, sia per le forme sia per il contenuto”.

Il titolo del post – pubblicato martedì scorso sulla piattaforma Sardegna blogger e ancora visibile – è “La figa al potere, un disastro sociale”. A illustrarlo, una grande immagine in primo piano di Alessandra Moretti, eurodeputata del Partito democratico e ora candidata a governatore del Veneto.

Il post fa riferimento a un’intervista al Corriere della Sera nella quale la Moretti ha affermato l’importanza della bellezza femminile in politica, ha aggiunto che “Rosi Bindi ha mortificato la bellezza”, ha detto di andare regolarmente dall’estetista e ha fatto altre affermazioni che hanno suscitato molte critiche, tra cui quelle di Massimo Cacciari.

“Io non so – questo è l’incipit del post del professor Zurru – quanto si mobiliteranno le donne della sinistra tradizionale, quella che è diventata minoritaria nel piddì che sempre più assomiglia alla diccì, ascoltando le parole deliranti di questa starnazzante bonazza, prossima candidata Governatrice alle elezioni venete. Non lo so, ma sono molto curioso”.

E ancora: “Ora, cosa ci sia di rappresentativo nel modello del far politica al femminile proposto da questa signorina “bravissima” e bonissima – perché due colpi (anche quattro, a dire il vero) glieli darebbe chiunque – proprio non lo capisco. Non è che tutti i maschi perdono la testa, la bussola, e l’orizzonte etico dei propri desideri e delle proprie necessità di fronte ad una bella figa. Aspetto”.

Il capoverso successivo, i sociologo avanza alcune ipotesi sulle reazioni che nei maschi possono avere di fronte, appunto a “una bella figa”. E scrive tra l’altro: (i maschi) “possono veder crescere le dimensioni del proprio ‘pacco’, a destra o a sinistra del jeans (a seconda di dove ‘riposi’ l’attrezzo). Possono anche gonfiarsi di suadenti capacità seduttive. Possono fare un sacco di cose, anche molto scabrose”.

Che l’intervento avrebbe suscitato un putiferio, lo si è capito quasi subito. Il primo commento che appare sotto il post (di una donna, Giulia Musio) è lapidario: “Questo commento è proprio poraccio”. Poco dopo un altro commento (di un’altra donna che si firma Scarlett O’ Haroni): “Questo articolo trasuda sessismo e scarsa conoscenza della lingua italiana da tutte le righe”. Poi a difesa di Zurru interviene una donna, Romina Fiore, titolare di un altro blog sulla stessa piattaforma. Che prima scrive un commento, poi dedica al tema un suo post dal titolo “Ladylike un cazzo!” nel quale, rispetto alla intervista della Moretti scrive: “Ebbene io, Romina Fiore, nel pieno possesso delle mie facoltà mentali, mi sento offesa dalla mole di bestialità uscite dalla bocca di quella lì e spacciate per affermazioni ottimistico-femministe divulgative di contenuti sotterranei terribilmente maschilisti che, sono certa, ai normodotati non siano sfuggiti”.

Ma l’indignazione intanto è montata. E sul post di Zurru prendono posizione le donne di Se non ora quando, la docente universitaria di diritto amministrativo Paola Piras. E lo stesso direttore del dipartimento di Scienze sociali (dove Zurru lavora), Gianfranco Bottazzi si dice “allibito”. Da Marco Zurru (che nel frattempo è partito per Buenos Aires per lavoro), per il momento nessuna risposta.

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