Arriva a stretto giro di posta la risposta del senatore M5s Roberto Cotti alle affermazioni rilasciate a Repubblica Tv dal ministro della Difesa Roberta Pinotti, per la quale “l’invio di bombe all’Arabia Saudita da parte della Rwm Italia s.p.a di Ghedi e Domusnovas è regolare”.
Una questione geografica. “Inoltre – ha precisato la Pinotti nel corso dell’intervista – non si tratta di armamenti italiani, ma di una ditta americana che utilizza un subcontratto con una ditta tedesca”.
“Pinotti mente sapendo di mentire – sostiene il senatore cagliaritano -, anche il transito delle bombe destinate ai paesi in guerra è vietato dalla legge 185/90”. Questa la replica del membro della Commissione Difesa a Palazzo Madama alla tesi della Difesa, argomenti già sostenuti dagli analisti che si occupano del mercato delle armi.
“La legge 185/1990 – argomenta Cotti – non solo vieta la vendita di armi con Paesi in guerra, ma all’articolo 1 comma 5 si legge chiaramente che l’esportazione ed il transito di materiali di armamento, nonché la cessione delle relative licenze di produzione, sono vietati quando siano in contrasto con la Costituzione, con gli impegni internazionali dell’Italia e con i fondamentali interessi della sicurezza dello Stato, della lotta contro il terrorismo e del mantenimento di buone relazioni con altri Paesi, nonché quando manchino adeguate garanzie sulla definitiva destinazione dei materiali”. “Quindi non solo l’esportazione ma anche lo stesso transito di materiale è vietato dalla legge 185/90. Il Ministro inoltre con la solita truffa semantica non ha mai citato la parola ‘produzione’ con la tesi che che le bombe transitino solo in Italia” conclude il senatore del Movimento 5 Stelle.