Giovanni Zirottu, ex collaboratore di giustizia, che nel 1997 raccontò ai giornalisti di aver partecipato a un traffico d’armi fra la Corsica e la Sardegna e di aver assistito all’abbattimento dell’elicottero Volpe 132 della Guardia di Finanza, davanti alla costa di Villasimius, è stato arrestato ieri dagli agenti della squadra mobile della Questura di Sassari, coordinati dal dirigente Bibiana Pala. Sassarese, 53 anni, Zirottu è accusato di evasione. Era detenuto nel carcere di Alghero, ma aveva fatto perdere le sue tracce dal 23 ottobre scorso.
Il suo nome è legato a quella che è considerata una delle vicende più oscure e misteriose avvenute in Sardegna, ma era stato arrestato a La Maddalena dalla Squadra mobile e dalla Digos nel 2008. Ad Alghero avrebbe dovuto scontare una pena complessiva di 17 anni per reati contro il patrimonio, con fine pena fissato per l’agosto del 2022. Usufruendo del regime di semilibertà,3 settimane fa non era rientrato in carcere ed era sparito nel nulla. Coordinati dal sostituto procuratore Angelo Beccu, gli investigatori sono partiti alla sua ricerca: sebbene si spostasse di continuo da una parte all’altra dell’isola, ieri l’hanno bloccato nel centro di Sassari. Per muoversi usava un’auto rubata la stessa sera in cui era evaso, perciò è accusato anche di furto. Ma sono in corso accertamenti per verificare eventuali responsabilità per alcune truffe commesse con assegni scoperti durante la sua latitanza. Attualmente si trova a Bancali a disposizione dell’autorità giudiziaria.