È sconvolta dalla brutale aggressione ma sta bene la ragazza nigeriana che ieri è stata picchiata e insultata in via Bogino a Sassari. La giovane, in città da qualche anno con regolare permesso di soggiorno, è stata vittima di un attacco razzista da parte di un uomo che dopo averla spinta a terra l’ha colpita con calci e pugni e le ha infine distrutto telefono e bancomat mentre la insultava; è stata soccorsa da un’ambulanza e mentre era al Pronto soccorso dell’ospedale ha avuto il supporto delle volontarie di Diritti al cuore, rete di associazioni che si occupano, tra le altre cose, di vittime di violenza e migranti. “Contusioni ed ematomi sono il problema minore, Maria è in evidente stato di shock e trema come una foglia” ha commentato ieri sera una delle volontarie.
“All’orrore della violenza contro una donna, per futili motivi, si aggiunge l’indifferenza se non anche la complicità dei passanti in un vergognoso corollario di razzismo – si legge nel comunicato inviato dalla rete Diritti al cuore – Siamo davvero diventati così bestie da non mostrare più alcuna umanità? Possiamo davvero giustificare l’odio e la violenza con le ridicole bugie della propaganda xenofoba e populista? Nelle scorse settimane si sono svolte nella nostra città importanti manifestazioni in occasione della giornata mondiale del rifugiato che hanno dato un positivo esempio di convivenza pacifica. Dietro lo slogan ‘Restiamo umani‘, centinaia di persone, locali e migranti, hanno preso parte a laboratori, concerti, proiezioni e dibattiti incentrati sul rispetto, sulla conoscenza reciproca e sulla contaminazione culturale. Ma soprattutto per contrastare quella narrazione dell’odio che ha invaso le nostre vite, dai social media fino al Governo, e che sta corrompendo dall’interno la nostra stessa umanità. Non bastano le menzogne sull’inesistente ‘invasione’, sul fantomatico aumento della criminalità, sull’assenza di documenti o sul presunto favoritismo nell’assistenza e negli alloggi popolari a giustificare l’odio e, soprattutto, la violenza. Fortunatamente non siamo tutti e tutte assuefatti: oggi alcuni abitanti della via hanno organizzato un presidio pacifico per prendere le distanze dall’accaduto e per interrogarsi su questa deriva razzista e violenta della nostra città. Nei prossimi giorni sono previste altre mobilitazioni alle quali, già da ora, invitiamo alla massima partecipazione”.
Ieri sera la giovane nigeriana ha presentato una denuncia in Questura, supportata da Sabrina Mura, avvocata di Diritti al cuore. Nel frattempo la polizia ha acquisito le immagini dalle telecamere di videosorveglianza: “Speriamo che questo brutto episodio si concluda subito con la condanna dell’aggressore e, se verificato, anche dei complici – conclude la nota delle associazioni sassaresi – Un ritardo nell’accertamento dei fatti potrebbe dare l’impressione di impunità e incentivare la violenza xenofoba. Non permettiamo che accada”.