Agenti penitenziari di Cagliari indagati per procurata evasione

Avrebbero consentito l’entrata e l’uscita dal lavoro di quattro detenuti con orari oscillanti, tra i dieci e i 50 minuti, rispetto a quanto indicato nell’autorizzazione per l’impiego esterno. Per questa ragione la Procura di Cagliari ha indagato con l’accusa di procurata evasione otto agenti della Polizia penitenziaria del capoluogo che si occupano del servizio di portineria del Dap (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria della Sardegna), ospitato nell’ex carcere di Buoncammino. Qui lavorano quattro detenuti della casa circondariale di Uta – anche loro indagati – a cui è permessa l’uscita al mattino e il ritorno alla sera, proprio per lavorare al Dap.

Secondo l’accusa, i quattro sarebbero entrati talvolta al lavoro con alcuni minuti di ritardo o usciti anticipatamente rispetto al previsto, incorrendo così nel reato di evasione. L’avvocato Gianluca Aste, difensore degli otto agenti indagati, ritiene che non si possa contestare nulla ai suoi assistiti, visto che gli agenti si dovevano solo occupare di registrare l’ingresso e l’uscita dal Dap di tutti e non di vigilare sull’orario di lavoro dei detenuti impiegati. L’inchiesta ora si è chiusa e i dodici indagati hanno ricevuto l’avviso: il Pm dovrà adesso decidere se chiedere o meno il rinvio a giudizio.

 

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