Se n’è andato a 99 anni padre Francesco Piras, gesuita zen che per trent’anni ha insegnato la meditazione trascendentale a migliaia di Sardi in tutta l’isola.
Fino a pochi anni fa teneva di persona, nonostante l’età avanzata, le lezioni nelle scuole di Alghero, Sassari e Cagliari, viaggiando più volte nella stessa settimana: chi ha seguito i suoi corsi, una o due volte la settimana, ricorda le storielle zen, le tecniche di respirazione, gli esercizi per sgomberare la mente da pensieri e preoccupazioni, un momento di pace e tranquillità assoluta guidato dalla voce serafica del maestro.
Avrebbe raggiunto tra poco il traguardo del secolo: nato a Villanova Monteleone nel 1915, dopo la maturità al liceo classico “Azuni” di Sassari ha scelto la regola dei Gesuiti come missione di vita: ha studiato in Piemonte, tra noviziato, università e scienze teologiche, è stato padre spirituale per tanti studenti e chiamato anche come sostegno per gli operai della Fiat nello stabilimento di Termini Imerese .
Nel 1980 il ritorno nell’isola, a Cagliari fonda la prima Scuola di Meditazione Trascendentale, poche decine i primi allievi ma con gli anni i suoi discepoli diventano migliaia: nella sala del Teatro dei Gesuiti, in via Ospedale accanto alla chiesa, decine e decine di persone di ogni età ogni martedì sera si presentavano puntuali all’appuntamento con padre Piras. Le lezioni di meditazione non sono incontri religiosi ma attimi di spiritualità profonda, che si tratti di riflettere su episodi dal Vangelo o da qualche saggio indiano, di storielle zen o testi di filosofia antica. E gli esercizi per respirare. Sembra facile, ma chi frequentava gli incontri di Meditazione sapeva che respirare davvero è impresa ardua, se non si lasciano fuori i pensieri del quotidiano: occorre ascoltarsi, chiudere gli occhi e visualizzare se stessi e il proprio corpo. La mente ha un potere enorme, ci si può rilassare anche solo visualizzando un colore, o un’immagine: padre Piras ha insegnato ai suoi allievi gli strumenti per amare davvero se stessi con la consapevolezza che un’esistenza sana e serena non ci è data dal destino ma può dipendere solo da noi.
Francesca Mulas