È stato aggiornato al 18 ottobre il giudizio – con rito abbreviato – nei confronti di Mario Puddu, il sindaco uscente di Assemini accusato di abuso d’ufficio e contro il quale il pm Marco Cocco ha chiesto un anno di condanna. Il processo è cominciato oggi davanti al gup Roberto Cau che nell’udienza fissata in autunno dovrebbe già emettere la sentenza. I fatti risalgono al 2015, in quella che venne ribattezzata la guerra M5s in Municipio: furono tre consigliere del Movimento, poi espulse, a presentare contro Puddu un esposto in Procura. Irene Piras, Stefania Frau e Rita Piano denunciarono l’esistenza in Comune di una pianta organizzativa ombra, realizzata attraverso il reclutamento di uno staff esterno. Insieme a Puddu è infatti finito sotto inchiesta, per concorso in reato, l’avvocato Francesco Murtas, il più stretto collaboratore di Puddu dal 2013 al 2018. Ma lo staff includeva un perito edile e un ingegnere.
Stando a quanto riportato nell’esposto e poi confermato dal pubblico ministero, l’organizzazione in Municipio decisa dal sindaco M5s penalizzava in particolare una dirigente a vantaggio di altri due. Di qui il presunto abuso d’ufficio commesso. Puddu oggi non era in tribunale, ma si sapeva già da ieri che il sindaco uscente di Assemini, difeso dagli avvocati Gigi Sanna e Matteo Perra, potesse non essere presente. Puddu, del resto, si sta giocando con questo processo la possibile candidatura a govenatore alle Regionali del prossimo anno (leggi qui).
Al. Car.
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