“I cavalli non sono bus”: con questo slogan un gruppo di animalisti ha manifestato questa mattina a Cagliari contro le carrozze trainate da cavalli che propongono gite ai turisti. La protesta è andata in scena al porto di via Roma, nello spazio riservato alle navi da crociera dove oggi è approdata la Msc Preziosa con i suoi quattromila passeggeri.
Organizzata da Lav Cagliari e Antispecismo Cagliari, la manifestazione ha coinvolto una decina di attivisti che hanno distribuito volantini ai turisti in gran parte stranieri: “Trazione animale uguale schiavitù – si legge nel documento – animali costretti a interminabili giornate di lavoro sotto il cocente sole estivo, costretti a trainare decine e decine di persone sulle salite cittadine, a muoversi sull’asfalto, imbrigliati e costretti da pesanti gioghi. Il divertimento di pochi minuti dei clienti significa una vita di lavori forzati per l’animale”.
“Gli animali non sono taxi o autobus – hanno sottolineato Roberto Corona ed Emma Piga di Lav Cagliari – la città si può visitare benissimo a piedi, in bici o con i mezzi pubblici: abbiamo visto due cavalli trainare venti persone per le salite di Castello sotto il sole, crediamo che non debbano essere costretti a queste fatiche inutili. Inoltre esiste pure un problema di sicurezza dato che gli animali camminano sull’asfalto in mezzo ad auto e bus senza alcuna protezione”. Gli attivisti di Lav ricordano inoltre che l’attività delle carrozze per turisti non ha per ora una regolamentazione ma è anzi assimilata a quella dei taxi. “Se anche esistessero delle regole sarebbe comunque una schiavitù – sottolineano Virgilio Careddu e Antonio De Agostini del Gruppo Antispecismo Cagliari – perché si tratta sempre di negare la libertà agli animali. Non siamo davanti a oggetti ma a esseri viventi che sono certo diversi da noi ma sempre individui. La regolamentazione, la cosiddetta ‘etica’ che si tratti di sfruttamento per lavoro, per divertimento, per alimentazione è solo una mossa pubblicitaria per mettersi a posto la coscienza davanti all’opinione pubblica che sta diventando sempre più sensibile sui diritti degli animali”. Tra gli attivisti c’erano anche Livia Medda e Daniela Mereu, oggi sotto processo perché cinque anni fa avevano diffuso volantini ritenuti diffamatori dal proprietario di Carrozza Service.
Nonostante la manifestazione alcuni turisti hanno comunque scelto di salire sulla carrozza, posteggiata insieme ai bus che propongono tour e visite guidate in città. Nel mentre Emiliano Carta, titolare della azienda ‘Carrozza Service’ ha girato un video e scattato delle foto: “Porterò tutto in questura – ha sottolineato – c’è già un processo aperto per diffamazione contro due manifestanti che nel 2010 mi hanno accusato dicendo che gli animali erano malnutriti. Non è vero nulla: i cavalli sono trattati bene e nutriti a dovere, escono solo una volta alla settimana e per mezza giornata, il resto della settimana sono in un maneggio a Molentargius, all’aria aperta e in spazi grandi dove si possono muovere liberamente. Inoltre la carrozza ha anche un motore, quindi gli animali non fanno sforzi. I cavalli erano destinati al macello, li ho salvati prendendoli con me, e non è giusto che si guadagnino da vivere? Ho tutti i permessi e le autorizzazioni, questa situazione verrà risolta presto in tribunale”.
L’udienza del processo contro le animaliste Livia Medda e Daniela Mereu è fissata per il prossimo novembre.
Francesca Mulas
