La nave con a bordo i 781 migranti salvati pochi giorni fa nel Canale di Sicilia è arrivata a Cagliari, al molo Rinascita, di prima mattina alle 8,30 circa. Ci sono anche sei cadaveri, i corpi di quattro donne e due uomini.
Si tratta della Siem Pilot, il mercantile battente bandiera norvegese, questo è il terzo viaggio: il 24 agosto sono sbarcati 963 profughi mentre il 18 luglio erano stati 451 ed un cadavere.
Al porto, come da prassi, la Prefettura ha allestito il campo per il primo soccorso e per la pre identificazione. Poi i profughi raggiungeranno i centri d’accoglienza distribuiti nelle quattro storiche province della Sardegna.
Alle 9 sono iniziate le operazioni di sbarco. La prima a scendere una donna incinta a cui si sono rotte le acqua a bordo della nave, poi altre profughe ferite lievemente.
Ore 9.30. Le donne che scendono dalla Siem Pilot hanno addosso una coperta che è stata data a bordo. A terra il primo contatto è quello del personale della Croce Rossa: a ognuna è assegnato un numero identificativo con cui viene fatta una foto. Prima di esser guidati nelle tende, dove ci sono mediatori culturali e i medici per il primo controllo sanitario, ai migranti i soccorritori offrono un bric di succo di frutta e una merendina.
Ore 10. L’assessore alla Sanità, Luigi Arru, è qui da presto per seguire lo sbarco dei migranti. “La macchina organizzativa funziona bene, l’esperienza di questi ultimi mesi ha reso possibile un’accoglienza puntuale e fluida. I migranti appena sbarcati vengono identificati subito, poi rifocillati e infine visitati. Questa mattina sono arrivati anche i medici legali per accertamenti sui sei cadaveri a bordo: si tratta di quattro donne e due uomini morti durante la traversata”.
Ore 10.15. In prima fila tra le tante persone che lavorano all’accoglienza c’è Kilayat Ullah, 45 anni. Vive a Cagliari da 10 ed è un rifugiato politico. Tanto tempo fa è fuggito dal suo paese, il Pakistan, devastato dalla furia talebana. Oggi è qui al porto in veste di mediatore linguistico e culturale per assistere i migranti che arrivano dall’area indiana. “Fuggono da violenza e terrorismo: i talebani, in guerra con il governo considerato traditore e legato all’Occidente, seminano il terrore e rapiscono bambini e ragazzi che saranno costretti a combattere con loro. Tra questi, anche bimbi di cinque, dieci anni. Molti fuggono in aereo con un visto, altri arrivano in Libia e prendono gommoni e barche per raggiungere Italia e altri paesi. I migranti che oggi accogliamo hanno fatto lo stesso viaggio che ho fatto io dieci anni”.
Ore 10.25. Continuano le operazioni di sbarco, ormai è il turno degli uomini, dopo quello di donne, ragazzi e bimbi (20 i minori, 11 le donne incinta). Tutti, indistintamente, scendono scalzi.
Al porto, oltre all’assessore alla Sanità, Luigi Arru ci sono ance l’assessore all’Ambiente, Donatella Spano, e il questore Filippo Dispenza, a Cagliari ancora per pochi giorni.
Ore 10.40. “Le strumentalizzazioni sui migranti sono aberranti e da condannare”, così il questore di Cagliari commenta le recenti polemiche sulla questione della’accoglienza ai migranti. Dispenza si mostra soddisfatto dell’organizzazione al porto: “Proprio nei giorni scorsi 35 miei collaboratori della polizia sono stati premiati per l’atteggiamento di grande umanità dimostrato nella fase dell’accoglienza: un impegno eccellente che denota disponibilità e intelligenza”.
Ore 11. La gran parte dei migranti proviene dall’Africa: soprattutto Nigeria, Ghana, Gambia e Guinea Bissau. Non ci sono, e questa è una sostanziale differenza rispetto ai precedenti sbarchi, né eritrei, né somali che generalmente puntano ad arrivare al Nord Europa. Probabilmente non sarà quindi allestito il centro negli spazi della Fiera a Cagliari, come è stato invece fatto a fine agosto.
Ore 11.05. I medici legali non possono ancora salire a bordo per le valutazioni sui sei cadaveri, quattro donne e due uomini, deceduti durante la traversata. Secondo quanto si apprende due di loro sarebbero annegati, altri quattro morti per asfissia.
Ore 11.30. Concluse del tutto le operazioni di sbarco dei migranti. Ora il personale addetto sta predisponendo tutto per i cadaveri da portare a terra.
Ore 11.50. Un piccolo profugo nascerà a Cagliari: tra i 781 migranti appena sbarcati al porto di Cagliari c’era una donna in procinto di partorire: lo svela Silvana Tilocca, medico Asl e direttore del Dipartimento di prevenzione. Questa mattina ha coordinato le prime visite mediche sugli stranieri arrivati in città a bordo della nave norvegese Siem Pilot. “Le condizioni dei migranti sembrano tutto sommato buone considerato il viaggio attraversato. Molti sono disidratati e denutriti, sofferenti. Abbiamo visitato persone con qualche frattura e un uomo con una ferita recente di arma da fuoco , non sappiamo dire se è stato ferito durante la traversata. Abbiamo registrato circa 25 casi di scabbia subito sottoposti a trattamento. Ci sono poi 10 donne incinte. I bambini sono 6 tra i due e i sei anni. Sembrano allegri e hanno tanta voglia di giocare”. Per Tilocca, già dirigente di un ambulatorio per migranti in viale Trieste, quella delle visite al centro straordinario di accoglienza allestito al porto di Cagliari è un’esperienza completamente nuova. “Stiamo imparando tanto da questo lavoro, organizzato con grandissima professionalità dalla Prefettura insieme a questura, Asl, Protezione civile, Croce Rossa e al fondamentale aiuto dei mediatori culturali che vengono qui come volontari“.
Ore 13:43. Sarà il dottor Roberto Demontis ad eseguire le autopsie sui cadaveri. Il medico legale nei prossimi giorni eseguirà gli accertamenti solo sulle quattro donne morte, a quanto pare per asfissia. Secondo alcune testimonianze sul barcone sarebbe scoppiata una rissa e, nella calca, le quattro migranti sarebbero state schiacciate. I cadaveri dei due uomini, invece, sarebbero stati ripescati in acqua dove si trovavano almeno da una settimana ed erano in avanzato stato di decomposizione. I due potrebbero essere morti annegati o deceduti a bordo di qualche imbarcazione e poi gettati in mare.
Ore 14.00. Ci sono tra i venti e i trenta migranti che potrebbero essere affetti da scabbia tra i 781 sbarcati oggi a Cagliari. Proprio per gestire emergenze di questo genere era stata allestita appositamente una tenda. Tra i migranti anche un uomo con una ferita da arma da fuoco all’occhio e un altro con una sospetta frattura. Undici, invece, le donne incinte. Una di queste, vicina a partorire, è stata accompagnata in ospedale.
A cura di Francesca Mulas