Gentile Direttore, gentile Redazione,
Vi scrivo per domandarvi d’intercedere nei confronti del Presidente Pigliaru, nonché degli uffici ad esso preposti, affinché vi sia la più presto quella giusta trasparenza di cui si giova ogni sana amministrazione e, per ciò stesso, ogni cittadino amministrato.
Segnalo che nonostante gli assessorati siano in piena attività già da tempo, sul sito della Regione Sardegna, alla voce Ufficio di gabinetto, nella sezione dei singoli assessori, compare “tristemente” la sola indicazione della Legge regionale n.32 del 1988, che si occupa della composizione e delle funzioni di detto ufficio, senza però riportarne l’esatta composizione, ossia l’indicazione nominativa delle persone nominate nei loro rispettivi ruoli ed accompagnata da una corretta informazione curriculare. Non ricordo cosa accadesse ai tempi della giunta Cappellacci, ma la svolta che è stata promessa e promossa da Francesco Pigliaru durante la campagna elettorale era sul solco di un cambio di rotta a 360° sulla gestione della cosa pubblica.
La mia richiesta parte da un disappunto che mi sento di denunciare e che riguarda la scelta operata dal Centro Democratico di nominare a capo di gabinetto dell’assessore Morandi, l’ex consigliere regionale Franco Cuccu, indagato per peculato dalla procura di Cagliari nella nota vicenda dei fondi ai gruppi regionali. Tale scelta, presa nella più incomprensibile solitudine dai vertici regionali del mio partito, ha potuto trovare sponda nell’essere tenuta all’oscuro dalla necessaria discussione che doveva avvenire all’interno del partito. E non accetto la sterile polemica sul “giustizialismo” né il richiamo alla presunzione d’innocenza. “Presumere” l’innocenza di qualcuno significa, infatti, affidarne le sorti processuali ad una magistratura terza ed imparziale, ad un giudice precostituito e naturale, non di sicuro non porre al riparo le istituzione da una possibile condanna.
Tutti i ruoli previsti negli staff assessoriali, sono di nomina diretta e pagati con soldi pubblici. Per questo occorre che i cittadini siano compiutamente messi in grado di valutare competenza, merito e opportunità, anche politica. Il mio partito, per bocca dell’On. Capelli, e non solo, ha pubblicamente e privatamente assunto l’onere, alla vigilia della campagna elettorale, di sottolineare quanto fosse, appunto, inopportuna, la candidatura dell’allora candidata Francesca Barracciu, anch’ella presunta innocente. Tale intendimento, che ho condiviso, non può venir meno proprio quando si tratta di un appartenente al partito.
Chiedo quindi al Prof. Pigliaru di rendere palesi, sul sito della Regione Sardegna, le nomine fatte dagli assessori all’interno dei rispettivi staff, dal capo di gabinetto, al segretario particolare, ai consulenti sino agli autisti. Chiedo invece all’On. Capelli di rimuovere l’attuale capo di gabinetto del nostro assessore e di riportare detta scelta al vaglio ed alla riflessione degli organi di partito affinché non vi siano fratture altrimenti insanabili. La cosiddetta “anti-politica” la si può sconfiggere con le buone pratiche e con la coerenza tra le parole spese durante le campagne elettorali e le successive scelte.
Andrea Murru
Centro Democratico Sardegna