Pubblichiamo un intervento del segretario Pd di Cagliari, Yuri Marcialis, sulle Regionali 2014.
Abbiamo vinto. È stato un lavoro di squadra, una vittoria resa possibile dal lavoro svolto dai partiti, dal candidato presidente, dai volontari e, lasciatemi dire, dalla generosità di chi aveva vinto le elezioni primarie. Francesco Pigliaru è il nuovo Presidente di tutti i sardi, finalmente possiamo andare oltre la terribile parentesi degli ultimi anni. Quando si vince è tutto più facile e spesso si tende a dimenticare gli errori che comunque sono stati compiuti. Quello dell’analisi del voto è un rito ma anche un dovere utile per capire dove si è sbagliato e, da subito, porvi rimedio.
Il risultato del Partito Democratico a Cagliari, cosa non scontata, ha consentito di essere il primo partito della circoscrizione elettorale e pur preoccupati per il calo dei votanti, è da registrare una crescita percentuale di 4 punti rispetto alle ultime elezioni comunali, elezione più simile a queste regionali. Non ci sfugge il fatto che, in qualche misura, questo voto poteva essere considerato come un primo test per la nuova generazione alla guida del centrosinistra e del Comune.
Il vero problema di queste elezioni regionali è stato, a mio avviso, la legge elettorale. Una legge che anche noi, con leggerezza, abbiamo contribuito ad approvare. Una legge ingiusta, sbagliata e con ogni probabilità anticostituzionale.
Nel tentativo di essere breve provo a scrivere alcuni punti schematicamente:
– è ingiusto che a un candidato alla presidenza che raccolga il 10% (ma paradossalmente potrebbe anche essere il 30%) delle preferenze dei sardi non sia consentito far parte del Consiglio Regionale per portare in quella sede le istanze di tanti cittadini;
– è sbagliato creare confusione e difficoltà nell’espressione del voto. È impensabile che una croce apposta sul simbolo venga ritenuta ininfluente per dare la precedenza a un cognome di candidato consigliere, scritto in qualunque riquadro della scheda (anche a fianco di un partito per il quale non è candidato);
– è, probabilmente, incostituzionale non garantire una equa rappresentanza territoriale e far in modo che i premi di maggioranza siano concentrati in alcune circoscrizioni a discapito di altre. Questa è la conseguenza del meccanismo ideato per distribuire i seggi, all’interno di ogni circoscrizione, facendo un unico calderone (a differenza di quanto avviene nei comuni) tra maggioranza e minoranza.
Per questi motivi credo che l’errore principale di queste elezioni regionali sia stato quello di avvallare con leggerezza una legge elettorale di questo genere. Io credo che gli elettori sarebbero più felici se il Partito Democratico utilizzasse più spesso i sistemi di consultazione e di coinvolgimento per decidere sulle questioni importanti e meno per risolvere questioni interne al PD.
Credo che la nuova maggioranza debba avere, tra le priorità, il superamento di questa obbrobriosa legge elettorale.
Yuri Marcialis
Segretario Pd Cagliari