La presenza di inquinanti in aria, acqua e suolo delle zone di Macchiareddu e Santa Gilla è complessivamente invariata. È questo, in sintesi, ciò che risulta dall’attività straordinaria di monitoraggio dell’Arpas, scaturita dall‘inchiesta sulla Fluorsid di Assemini per presunto disastro ambientale legato allo smaltimento degli scarti di lavorazione dello stabilimento.
La rilevazione dei campionamenti è durata quasi un mese, dal 26 maggio al 29 giugno, e rientra tra le azioni promosse dal Tavolo tecnico permanente convocato dalla presidenza della Regione in coincidenza con l’indagine. “Siamo di fronte a risultati confortanti, se poi si sono svolte attività d’inquinamento oggetto dell’inchiesta, per ora non si rileva la modificazione delle matrici ambientali, aria, acqua e suolo”, ha spiegato il direttore dell’Arpas, Alessandro Sanna, che con il governatore Francesco Pigliaru e gli assessori a Sanità e Ambiente, Luigi Arru, e Donatella Spano, ha presentato gli esiti di un mese di lavoro ai sindaci interessati.
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Il monitoraggio ha riguardato acque di transizione e relativi sedimenti, e acque sotterranee. Ventiquattro stazioni in tutto. Nel primo caso è stato rilevato un superamento della soglia di contaminazione per piombo, zinco e mercurio, ma per queste sostanze si registra un decremento rispetto a dieci anni fa. Quanto alle acque sotterranee, presentano concentrazioni superiori alla soglia per fluoruri, solfati, metalli e composti organici. In entrambi i casi, però, i risultati restano invariati rispetto agli anni precedenti. Proprio su Santa Gilla, dove nell’ordinanza di arrestato firmata dal gip Cristina Ornano si parlava di “sversamento di fanghi acidi“, erano risultati valori sballati di moltissime sostanze.
“Abbiamo ascoltato le rilevanze di questa attività, ora riprenderà anche il tavolo tecnico per fare ulteriori valutazioni e stabilire quali siano i passi successivi – ha sottolineato il presidente Pigliaru – naturalmente ci sono state interlocuzioni tra noi e i sindaci”. L’assessora all’Ambiente ha ricordato che è stata fatta anche un’ispezione dell’Ispra “i cui dati, ancora in elaborazione, sono stati inviati al ministero e dal ministero arriveranno anche a noi”.